Istoria
della
cittá di Sospello
contessa di Molineto, e di Castiglione,
dedicata

agl'illustrissimi signori
consoli, e decurioni
della medesima citta’
dall’abate
Sigismondo Alberti
consultore del Sant’Officio,
Academico Incolto, e Candidato di Torino,
e Ocupato in Patria.



corona
in Torino MDCCXXVIII
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Per Gio. Francesco Mairessse all’Insegna di S. Teresa
Con licenza de’ Superiori.

Parte I. Cap. VI.

1728

Il Linguagio, che comunemente si usa in Sospello è un mescuglio del Lationo, Italiano, Aragonese, Provenzale; ma nelle Scritture publiche, nelle Letere familiari, nelle Scole, e ne'Pulpiti, altri Idiomi non s'intendono, che il Latino, e l'Italiano. Gli Eclesiastici, e la Nobiltà usa similmente l'Italiano nelle civili parlate, e qualche fiata il Francese.

Che la lingua Nizzarda sia come la Provenzale, e la Provenzale, e Linguadociana come la Catalana, e l'Aragonese, ce ne fàte testimonianza Onorato Boca e chiõque pratica questi Paesi.

Proviamolo maggiormente, portando le parole stesse. Per cagione d'esempio,, sono parole Aragonesi, egualmente che Provenzali e Sospellesi Aiga, Aragonés, Aquellas, Aquì, Armada, Arribá, Avía, Aûra, Autra Briga de Pan, Catorze, Chinze, Dos, Doze, Espinas, Es, Espezias, Faç, Fraire, Frescûra, Jaume, Lengua, Letra, Libre, Message, Monge, Mossên, Nos, Nostre, Nôv, Obra, Paire, Países, Proenza, Quantas, Razôn, Riquezza, Sabér, Sobre, Tenía, Trabajâr, Trabâi, Tres, Treze, Vinaigre, Varias, Vostre, Usages, e mille altre. Queste suonano in Italiano Aqua, Aragonese, Quelle, Quivi, Armata, Arrivato, Havea, Adesso, Altra, Micola di pane, Quatordeci, Quindeci, Due, Dodeci, Spine, E', Speziarie, Fatto, Fratello, Fresco, Giacomo, Lingua, Letera, Libro, Messagiere, Monaco, Messere, Noi, Nostro, Novo, Opera, Padre, Paesi, Provenza, Quante, Ragione, Richezza, Sapere, Sopra, Tenêa, Travagliare, Travaglio, Tre, Tredeci, Aceto, Varie, Vostro, Usanze.

L'istesso Linguagio, che tiene Sospello, hanno le Terre della sua Vigaría, massime Peglia, Scarena, Lucerame, e le altre della Valle di Lantosca, e della Valdiblora, ma non in tutte con la medesima desinenza. Anche nella Provenza regna questa varietà. Per causa d'esempio in Aix, Apta, e Manosca usano parole, che terminano in ada come Civado, Serrado e l'istesse parole veso Riez terminano in a dicendoli Civá, Serrá; à Sisterone in ajo, dicendoli Civajo, Serrajo, à Digna e Senez in au dicendoli Civau, Serrau. A Grassa e à Sospello dicono Amendas, Candelas, Figas, Serieisas, Merenda, quelle parole, che in altro luogo sono dette Amendos, Candelos, Figos, Serieisos, Merendo. In molti luoghi al sostantivo suo, dicendo son Pan, son Libre, son Caval.

Nel Linguagio Sospellese, e Provenzale sono tante parole Latine, che rende questi Popoli facili à parlare col acento, e suono d'ogni sorte di lingua. Questo Idioma era un tempo in tanta stima, che comunemente era preferto agli altri d'Europa; e gli Esteri si dilettavano d'impararlo mentre erano in auge li Poeti Provenzali, detti Trobadors, e Trombadors, li quali per testimonianza degl'Istorici, sono stati li primi à trovare le Rime nella Poesia.

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